In questo articolo, cerchiamo di capire se la Cina ci sta dando dei segnali oppure no, su una possibile ripresa da parte della propria economia. Proprio quest’ultima, fino a qualche settimana fa è stata “minacciata” dai mercati e dalle speculazioni in atto.
Cosa ha fatto e cosa sta succedendo in Cina?
La campagna cinese messa in atto dal governo da 10 mesi a questa parte (per cercare di “rilassare” la politica monetaria), in questo momento sta mostrando i primi segni, che porterebbero portare ad un cambiamento e che potrebbe contribuire a stabilizzare il tasso di crescita della nazione.
Secondo l’indice Bloomberg (l’indice che misura la condizione monetaria), un indicatore che include i tassi di interesse aggiustati per l’inflazione e il tasso di cambio, nell’ultimo dato rilasciato ha segnato un miglioramento per il secondo mese di fila. Gli episodi di miglioramento in passato hanno avuto la tendenza o il presagio sia di una accelerazione o sia di una stabilizzazione della crescita economica.
L’economia è riuscita a cavarsela in qualche modo, andando a tamponare il crollo delle esportazioni e il rallentamento della crescita degli investimenti. La cosa migliore per un rialzo prolungato nel tempo da parte di questo indice, può essere l’aumento della spesa da parte dei consumatori.
Secondo Mark Williams (capo economista per l’Asia Capital Economics Ltd. a Londra)
La politica monetaria è stata allentata, c’è già stata una svolta considerevole nella crescita del credito che dovrebbe alimentare una crescita economica più forte nel corso dei mesi a venire e questo, lo vedremo nei dati mensili del quarto trimestre
Il Premier Li Keqiang comunque ha risposto al rallentamento dell’economia cinese con le seguenti misure fiscali:
- Politica di allentamento tra cui cinque tagli dei tassi
- Riduzioni dell’ammontare dei depositi che le banche devono detenere come riserva
- Svalutazione della moneta
- Maggiore sostegno fiscale
La HSBC Cina e il suo indicatore è salito ad un massimo di sei mesi a questa parte nel mese di agosto, dopo lo stallo nel mese di luglio. Sia l’indicatore di Bloomberg e sia quello dell’ HSBC sono progettati per capire le condizioni monetarie attuali e come possono evolvere nel corso del tempo, con valori più alti che indicano maggiore flessibilità mentre valori più bassi ci indicano tutto l’opposto.
Ricordiamoci comunque che un allentamento finanziario non è sempre seguito da una ripresa della crescita economica, i segni in Cina c’erano già stati nella primavera dell’anno scorso, ma il tutto è finito tutto con un ulteriore rallentamento dell’economia nel corso dell’anno.
Secondo un sondaggio privato condotto da un gruppo di ricerca con sede a New York, l’economia della Cina non è così debole come può sembrare.
Anche se la banca centrale cinese ha iniziato il taglio dei tassi lo scorso anno, l’impatto è stato fino a poco tempo fà compensato dalla bassa inflazione che ha mantenuto gli oneri finanziari reali bassi, la crescita dei prestiti è rimasta lenta, e un forte yuan ha soffocato la domanda estera.
La Cina e la sua politica di allentamento ha dovuto e deve contrastare le gravi recessioni che hanno colpito sia il mercato immobiliare e sia il mercato industriale. Secondo alcune stime, la crescita dovrebbe rallentare nel secondo semestre, chiudendo l’anno al 6,6%, e decelerare al 6% l’anno prossimo.
Un rapporto del governo ha mostrato che i profitti delle aziende industriali cinesi hanno subito un crollo nel mese di agosto (il più alto degli ultimi quattro anni).
Fonte: Blooomberg