Le promesse elettorali, si sa, non sempre si traducono in azioni concrete. E’ questo, per ora, il caso della promessa del primo ministro italiano Renzi, di rendere flessibile l’età del pensionamento, permettendo quindi un turn over generazionale nel mondo del lavoro e la pensione per coloro disposti ad avvalersi di questa possibilità.
La flessibilità delle pensioni
La flessibilità delle pensioni tuttavia non è accantonata a data da destinarsi, ma solo fino al 2016, quando “i numeri saranno chiari”. Renzi ha spiegato come intervenire troppo rapidamente sulla situazione attuale, pur rimanendo all’interno dei limiti previsti dalla legge di stabilità, sarebbe controproducente, soprattutto fino a quando non si avranno dati certi.
L’intenzione del premier è quello di evitare una legge raffazzonata come quelle che l’hanno preceduta, e di creare piuttosto un qualcosa di ben concertato con l’Inps.
Il limite al contante
D’altro canto, Renzi ha scelto di portare avanti una proposta di legge al Parlamento per alzare nuovamente il limite del contante dai 1000 euro correnti (portato a questa cifra dal governo Monti per combattere l’evasione) ai 3000 che corrispondono alla media degli stati che fanno parte dell’unione europea.
Secondo il premier sarà un modo per incoraggiare nuovamente i consumi, cosa utile considerando che l’indice dei prezzi al consumo secondo l’Istat è sceso su base mensile dello 0.4%, e allo stesso tempo per alleggerire quel clima di terrore che si è insidiato nei consumatori dal governo Monti in poi. Terrore che poteva essere evitato, incoraggiando i commercianti ad accettare pagamenti elettronici andando a togliere i costi di commissione.
L’idea di fondo è quella di cambiare il metodo di lotta all’evasione, passando dal combatterla “per strada” al monitorarla grazie a strumenti informatici sofisticati.
E tu, ritieni sensata la scelta di Renzi? O avresti preferito anticipare la flessibilità delle pensioni e limitare il contante?
FONTE: ANSA