Torniamo ancora una volta a parlare di uno degli economisti con la vita più avventurosa che registrano gli annali: Kirk Kerkorian.
Dopo aver esaminato la sua giovinezza e le coraggiose azioni che ha compiuto durante la seconda guerra mondiale come aviatore (se ti sei perso il primo capitolo della sua vita, puoi leggere il seguente articolo: Kirk Kerkorian: le origini), e dopo aver ripercorso il periodo delle sue speculazioni edilizie a Las Vegas (puoi trovare tutto al seguente articolo: Kirk Kerkorian: i suoi investimenti finanziari), esaminiamo ora gli ultimi capitoli della sua vita.
La MGM di Kirk Kerkorian
Abbiamo già parlato brevemente della quota azionaria di Kerkorian nella MGM, ma andremo ora a esaminare più approfonditamente le sua azioni come azionista di maggioranza.
Senza alcun dubbio, Kirk decise di interferire nella conduzione dell’azienda: nel 1969 nominò un presidente a lui gradito, James Aubery Jr, e lo appoggiò in maniera manifesta quando decise di vendere parte del patrimonio della società (famosa la vendita delle scarpette di Doroty, direttamente dal film Il mago di Oz).
Kerkorian sembrò ulteriormente la società nel 1973, quando vendette la sua catena di distribuzione per sovvenzionare la costruzione di ulteriori alberghi. Vendette la società nel 1986, anche se riacquistò il marchio 74 giorni dopo, visto che il nuovo acquirente dovette rivenderla per pagare i gravi debiti che gravavano su di essa.
Altre partecipazioni rilevanti
Kerkorian non si limitò ad acquisire quote di azioni nei settori alberghiero o cinematografico: anche se, secondo alcune voci non confermate, vorrebbe vendere la totalità delle sue azioni, attualmente Kerkorian possiede il 7.4% delle quote di General Motors. In alcuni periodi la sua partecipazione nella società è arrivata quasi al 10%.
Nel 2007, Kerkorian ha cercato anche di acquistare Daimler-Chrysler. La sua offerta è stata però rifiutata.
Beneficenza
Ad oggi, Kerkorian ha donato circa 200 milioni di dollari in beneficenza.L’unica clausola alle sue donazioni fu di non dedicare nulla in suo onore.