L’asset Management di Goldman Sachs prevede che la sterlina si rafforzerà contro il dollaro americano, nel momento in cui la Banca d’Inghilterra sarà probabilmente pronta ad alzare i tassi di interesse prima di quanto prevedeva il mercato. La moneta di sua maestà ha perso circa il 3% quest’anno rispetto al biglietto verde a causa delle incessanti stime su un ipotetico rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale inglese.
La banca americana prevede che la BOE probabilmente aumenterà i tassi di interesse nel primo trimestre e il mercato attualmente sta sottovalutando il rischio. I dati macroeconomici che sono arrivati questo mese dal Regno Unito, hanno mostrato una diminuzione del tasso di disoccupazione arrivando a toccare il livello più basso dal 2008 con un aumento della crescita dei salari (premi esclusi), il quale è il più alto da sei anni a questa parte. Oltre a questi dati molto positivi, i tassi di interesse più elevati rispetto alla media forniscono un maggiore ritorno degli investimenti.
La sterlina (contro il dollaro americano) è scesa dal massimo di quest’anno da 1,5930 del 18 giugno a 1,5466 di ieri. .
La moneta di sua maestà si è indebolita nei confronti di 14 dei suoi 16 omologhi principali, a partire dal 17 settembre quando la Federal Reserve ha deciso di mantenere il proprio tasso di riferimento stabile. La Fed è preoccupata dai rischi globali derivanti principalmente dalla Cina, andando ad alimentare le speculazioni sui mercati, ma queste saranno le stesse ragioni che potranno frenare la banca centrale del Regno Unito.
La fiducia di Forbes non si riflette sui mercati, suggerendo che un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della banca centrale inglese, non accadrà prima di dicembre 2016. La BOE è stata una delle pochissime se non rare banche che ha conservato il suo benchmark, mantenendolo ad un tasso record dello 0,5% da marzo 2009.
Segni di miglioramento da parte della sterlina e dell’economia inglese
Come detto pocanzi, il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è sceso al 5,4% tra giugno e agosto, il più basso dall’estate del 2008.
Secondo Augulyte (il quale preferisce la sterlina al dollaro o all’euro):
Le riforme sul mercato del lavoro nel Regno Unito sono migliori rispetto alle altre nazioni
Scommesse al ribasso
Comunque i trader al momento devono ancora essere convinti. Gli Hedge fund e gli altri money manager hanno aumentato le loro “scommesse” al ribasso sulla sterlina passando dai 4.533 di qualche settimana fa a 7.527 contratti nel corso della settimana del 13 ottobre, secondo la Commodity Futures Trading Commission a Washington.
Sempre secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission, i contratti short sono diminuiti a discapito di quelli long su tutte le altre principali valute tra cui:
- L’euro
- Lo yen
- Il dollaro australiano