Un’altro no per Alexis?

Ennesimo capitolo sulla questione “Grecia”.

Ennesima brutta notizia per il paese ellenico: rimane ancora presente lo spettro del default, spettro che si fa sempre più minaccioso con l’avvicinarsi della scadenza della rata dovuta al FMI (la scadenza è fissata per venerdì, ne avevamo parlato “Grecia: anche Lagarde perde le speranze“).

La proposta della Grecia

Lunedì il premier greco aveva parlato della proposta fatta dal suo governo lunedì scorso definendola:

Una proposta ragionevole e realistica, la decisione spetta ora alla leadership politica dell’Europa. Abbiamo già fatto concessioni, i negoziati sono duri, ma noi siamo determinati.

Nella proposta di accordo inviata da Atene troviamo come obiettivo un surplus primario pari allo 0.8% per l’anno corrente, mentre per il 2016 l’obiettivo si fa più interessante, pari all’1.5%. Abbiamo poi anche indicazioni riguardo alle aliquote IVA da applicare, pari al 6%, 11% e 23%.

Un’Unione poco soddisfatta

L’Unione Europea non si è dimostrata entusiasta del progetto di Tsipras, visto che il portavoce della Commissione Europea ha ammesso che la soluzione è ancora piuttosto lontana.

«Uno scambio di proposte e di documenti è di per sé un buon segno» ha fatto sapere la Commissione, ma Annika Breidthardt, portavoce per le questioni economiche dell’UE, ha informato il pubblico che i negoziati, soprattutto tra Germania, Francia, BCE e FMI, stanno proseguendo, soprattutto a livello tecnico e politico.

I negoziati politici, in particolare, sembrano essere particolarmente rilevanti, visto che è fondamentale fare il punto sui progressi effettuati e sui negoziati.

Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, ha però definito i progressi effettuati dal governo greco, sebbene sensibili, “insufficienti”.

“Si sono registrati dei progressi” ha affermato il capo dell’Eurotower, “ma siamo ancora lontani dall’accordo”.

I negoziati, a questo punto, sono diventati fondamentali: se si trovasse un accordo l’area Euro potrebbe inviare al paese aiuti per un totale di 7.2 miliardi, finalizzati all’assistenza finanziaria. Questi soldi potrebbero aiutare molto il paese, soprattutto nel pagamento della rata del FMI.

Anche il vertice di cui abbiamo accennato prima, quello tra Angela Merkel, Mario Draghi, Christine Lagarde, Francois Hollande e Jean Claude Juncker, ha rilasciato dichiarazioni sullo stato del paese mediterraneo, sostenendo un messaggio allineato con quello di Dijsselbloem: “Il lavoro deve continuare con maggiore intensità”.

I media d’Atene e l’ottimismo

Nonostante le premesse non molto incoraggianti, i media della Grecia sembrano piuttosto ottimisti sulla situazione: nell’ultima situazione hanno infatti assicurato più volte il popolo che, che ci siano o meno accordi e finanziamenti, lo Stato riuscirà ugualmente a pagare i 300 milioni dovuti al fondo entro mercoledì 5.

E tu, cosa pensi della Grecia? Tsipras pagherà?

FONTE: ANSA

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