La BCE spaventata dal fattore Brexit

La BCE al momento è ancora spaventata dai possibili effetti che potrebbe avere in futuro il referendum in Inghilterra sulle politiche economiche. Mario Draghi non si è sbilanciato in questa conferenza stampa, da come potrai leggere nei paragrafi qui sotto.

Se ti sei perso lo statement di marzo o non ti ricordi cosa diceva, non esitare a rileggerlo al seguente link: “Statement Banca Centrale Europea di aprile: Draghi lascia tutto invariato

Statement BCE

Analizziamo per “paragrafi” quello che viene detto dal presidente della Banca Centrale Europea

Tassi di interesse e QE

BCE

Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti: 

  • Sulla base delle analisi economiche e monetarie, hanno deciso di mantenere i tassi d’interesse di riferimento della BCE inalterati. Si aspettano di rimanere ai livelli attuali o inferiori per un lungo periodo di tempo, e ben oltre l’orizzonte dei nostri acquisti di asset netti.
  • Per quanto riguarda le misure di politica monetaria non convenzionali, si conferma che gli acquisti di asset mensili di 80 miliardi di € sono destinati a funzionare fino alla fine di marzo 2017, o al di là, se necessario.
  • La disponibilità annunciata delle banche centrali per fornire liquidità se necessario, e la nostra misura di politica monetaria accomodante, così come un quadro regolamentare di vigilanza robusta, hanno contribuito a mantenere lo stress di mercato contenuto.

Analisi economica

BCE II

Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti: 

  • Il PIL in termini reali dell’area dell’euro è aumentato del 0,6%, rispetto al trimestre precedente (0,4%).
  • La crescita continua ad essere sostenuta dalla domanda interna, mentre la crescita delle esportazioni è rimasta modesta.
  • Guardando al futuro, continuiamo a prevedere la ripresa economica crescere a un ritmo moderato.
  • L’aumento dell’occupazione rimane sostenuta.
  • Allo stesso tempo, venti contrari alla ripresa economica nella zona euro sono il risultato del referendum del Regno Unito e altre incertezze geopolitiche, le prospettive di crescita tenui nei mercati emergenti, gli aggiustamenti di bilancio necessari in una serie di settori e di un ritmo lento di attuazione del riforme strutturali

Inflazione

BCE III

Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti: 

  • Secondo Eurostat, a giugno 2016 la crescita dell’inflazione è stata dello 0,1% rispetto al -0,1% in maggio, riflettendo principalmente il costo più alto di energia e servizi.
  •  Guardando al futuro, sulla base dei prezzi correnti dei contratti future per il petrolio, i tassi di inflazione probabilmente rimarranno molto bassi nei prossimi mesi.

Analisi Monetaria

BCE IV

Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti: 

  • Passando all’analisi monetaria, l’M3 ha continuato ad aumentare a un ritmo sostenuto nel maggio 2016, con il suo tasso di crescita in piedi al 4,9%, dopo il 4,6% di aprile.
  •  Il tasso di variazione dei prestiti alle società non finanziarie (corretti per cessioni e cartolarizzazioni) è aumentato al 1,4% di maggio 2016, rispetto al 1,2% di aprile. Gli sviluppi in prestiti alle imprese continuano a riflettere il rapporto ritardato con il ciclo economico, il rischio di credito e l’aggiustamento in corso dei bilanci del settore finanziario e non finanziario.
  • Il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie (corretti per cessioni e cartolarizzazioni) è rimasto sostanzialmente stabile al 1,6% in maggio, dopo l’1,5% di aprile.

Conclusioni

Per riassumere, la verifica incrociata dei risultati dell’analisi economica con i segnali provenienti dall’analisi monetaria conferma la necessità di mantenere un adeguato livello di alloggio monetario al fine di garantire un ritorno dei tassi di inflazione verso livelli che sono al di sotto, ma prossimi al 2% senza indebito ritardo.

Fonte: BCE

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