La Cina è pronta ad accettare la scelta della FED?

Con gli investitori di tutto il mondo in attesa del primo aumento dei tassi di interesse da parte della FED in nove anni, una delle più  grandi economie potrebbe in realtà superare il rialzo tassi senza problemi: la Cina.

Anche se è stata la nazione con la crescita più lenta in un quarto di secolo (ricordiamoci la debacle sul mercato azionario), la Cina ha 3,56 trilioni di dollari in riserve valutarie, più di ogni altra economia mondiale.

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Però i responsabili politici hanno mostrato e “dichiarato” il mese scorso che sono disposti a farne uso ad un ritmo record per difendere la propria moneta, ovvero lo yuan.

Tra le maggiori economie del settore Asia-Pacifico, la Cina si trova in una posizione forte per resistere ad un rialzo tassi americano. Secondo un’analisi da parte del Bloomberg Intelligence, le riserve di moneta estera, un basso debito estero e un basso debito pubblico estero (detenuto) possono andare a riparare l’economia da eventuali shock esterni.

Secondo Shen Jianguang, capo economista presso Mizuho Asia Securities Asia Ltd. a Hong Kong:

Il rialzo dei tassi da parte della Fed non avrà un grande impatto sull’economia cinese. Per la Cina, l’economia domestica è la chiave

Questa sera la riunione della FED e i suoi effetti

I funzionari della Fed si sono riuniti questa settimana per prendere la loro decisione più difficile degli ultimi anni, dopo aver tenuto il tasso di riferimento vicino allo zero dal dicembre 2008. Annunceranno la loro decisione alle 02:00 di questo pomeriggio a Washington (ore 20:00 in Italia), e la presidente Janet Yellen terrà la sua classica conferenza stampa.

I responsabili politici degli Stati Uniti, stanno valutando se la disoccupazione in calo da sette anni a questa parte garantisce un rialzo dei tassi di interesse, proprio mentre l’inflazione rimane sotto il loro obiettivo del 2%.

La Cina potrebbe essere il più grande motivo per un non rialzo: infatti i segnali di rallentamento da parte di questa economia (essendo il più grande “contribuente” alla crescita mondiale), la FED potrebbe tirare il freno a mano. Ricordiamo che lo scorso mese, questa nazione ha fatto crollare i seguenti mercati:

  • azioni
  • materie prime
  • valute dei mercati emergenti

Percentuali e conseguenze reali sulle principali aree economiche cinesi

Gli economisti hanno rivisto le previsioni di un probabile aumento dei tassi da parte della Fed. Un sondaggio condotto sempre da Bloomberg tra il 27 e il 31 agosto, ha mostrato che il 48% credeva in un aumento già a settembre, rispetto al 77% dei primi di agosto. Un 17% crede in un aumento dei tassi nel mese di ottobre mentre a dicembre la percentuale si attesta al 24%.

Diamo uno sguardo alle principali aree economiche cinesi, che potrebbero essere interessate da un cambiamento di politica da parte della FED:

  • YUAN: qualsiasi impatto negativo sullo yuan è già stato previsto da parte della PBOC e non causerà un forte deprezzamento della valuta.
  • DEBITO:  le imprese cinesi fanno sempre meno affidamento sui finanziamenti in dollari. Tutto questo aiuta le imprese cinesi e le vendite sul mercato interno delle obbligazioni societarie, infatti quest’ultime sono aumentate del 77% nel 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (secondo fonti di bloomberg)
  • STOCK: il mercato azionario cinese rimane in gran parte chiuso agli investitori stranieri. In tempi di frenesia speculativa, il mercato azionario cinese rimane immune dalle politiche sia da parte della Fed e sia da parte delle altre banche centrali mondiali.
  • CRISI INTERNE:  ogni decisione che ha preso la Fed in questi decenni, hanno stimolato crisi nei paesi in via di sviluppo, come la crisi finanziaria asiatica 1997 o crisi del pesos messicano nel 2004. La Cina non è vulnerabile allo stesso modo perché i suoi bassi livelli di proprietà straniera di titoli di debito, porta ad una minor probabilità di crisi finanziarie interne.

Fonte: Bloomberg

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