Citizen Dialogue: l’Unione Europea in linea diretta coi cittadini

Si sa, il tempo della democrazia diretta è ormai terminato.

Ai tempi dell’antica Grecia, ad Atene, gli uomini liberi si riunivano nell’acropolis per discutere della situazione in cui versava la città. A parlare erano ammessi solo gli uomini, adulti, nati da genitori liberi e ateniesi. Ovviamente le persone che avevano possibilità di far parte della vita politica della città erano relativamente poche, il che però permetteva a chiunque di avere il tempo di esprimere le proprie idee e di essere ascoltato.

Ad oggi l’ipotesi della democrazia diretta è a dir poco irreale, visto che siamo fisicamente troppi per poter esprimere le nostre opinioni. Paradossalmente, solo considerando l’Italia, non esiste nemmeno un luogo abbastanza grande per contenerci tutti!

Dialogo con i cittadini da parte dell’Unione Europea: democrazia in pillole

Ecco quindi l’idea alla base dei “citizen dialogues“, chiamati anche “dialoghi con i cittadini”: una serie di incontri prefissati nei vari paesi europei (due già gli incontri in Italia) e con temi diversi, a cui tutti sono invitati.

Sei un cittadino, e sei interessato all’argomento in programma? Basta solo registrarsi all’evento e recarsi nel luogo in cui si svolgerà all’ora prefissata.

In Italia ci sono già stati due dialoghi: il primo il 9 maggio, con Schulz e la Mogherini con tema l’Unione Europea, a cui la Commissione ha aperto una pagina in cui ha pubblicato la sintesi dell’evento (lo trovi qui).

Il secondo evento del genere è più recente, anche se si è svolto ad Expo come il primo. Il dialogo è avvenuto Venerdì scorso, e come ospite proveniente dall’Europa è stato il Commissario Andriukaitis; il tema? L’alimentazione e la salute.

E così ancora una volta i cittadini hanno potuto chiarire in diretta i loro dubbi sul tema: le domande più frequenti sono state (ovviamente) su OGM e TTIP. L’Unione Europea proteggerà la qualità italiana contro le politiche più blande degli USA? Il TTIP garantirà maggior peso alle nostre denominazioni, come D.O.P e D.O.C.? OGM e alimentazione salutare possono coesistere? Queste solo alcune delle domande poste al Commissario.

Il dialogo è però biunivoco: durante l’evento sono state rivolte anche alcune domande al pubblico, il risultato? La maggior parte degli europei (o perlomeno quelli presenti al dialogo) hanno ammesso di non sentirsi abbastanza informati sugli OGM, e di non ritenere l’Unione Europea in grado di influenzare le politiche di sicurezza alimentare internazionale.

Lato positivo finale: la stragrande maggioranza dei presenti ha votato sì all’ultima domanda, che chiedeva se il dialogo era parso utile.

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