La privacy è un bene prezioso, oggi come non mai. Siamo tutti sempre più impegnati nel preservare la nostra intimità, ed ovviamente anche la sicurezza dei nostri dati personali.
È per questo motivo che, quando Edward Snowden ha rivelato nel famoso scandalo datagate che gli USA spiavano, di fatto, non solo i nemici ma persino gli amici (buona parte dell’Europa era sorvegliata, ed ancor oggi nuove informazioni emergono di tanto in tanto, pur essendo uno scandalo risalente ormai a circa un anno fa).
Buona parte del mondo si è sdegnato nei confronti della superpotenza, tanto che Obama è stato costretto a chiedere pubblicamente scusa alle varie nazioni coinvolte, e ad assicurare una “riduzione drastica” del servizio di sorveglianza sovranazionale”.
Ma oltre allo scandalo, anche i mercati hanno reagito a seguito delle rivelazioni di Snowden?
EUR/USD
Ebbene, senza alcun dubbio l’EUR/USD si è decisamente rafforzato a seguito di questo scandalo: vuoi per indignazione generale, vuoi per mancata fiducia nei confronti degli USA, il cambio è passato dall’1,3125 dell’8 gennaio 2013 (appena prima dello scandalo dunque), all’1,3378 il 15 gennaio: in una sola settimana l’euro ha avuto una vera e propria impennata, che è continuata in maniera piuttosto uniforme fino al 4 febbraio 2013, vero e proprio momento di picco: in questa data infatti il cambio EUR/USD era pari a 1,3649: per superare questo valore di cambio dovremo aspettare fino al 28 ottobre 2013, quando esso si fermerà all’1,3805.
Di seguito vi riportiamo il grafico dell’EUR/USD di quel periodo.
Altre Valute
Per quanto riguarda il cambio USD/JPY, non sembrerebbe che lo scandalo abbia minimamente influito sul cambio (rispetto all’EUR/USD): lo yen giapponese è da tempo in costante svalutazione nei confronti del dollaro americano: è entrato in questa spirale discendente già alla fine di settembre 2012, ed il paese del sol levante sembrerebbe essere riuscito ad arrestare questa svalutazione della sua moneta solo dagli inizi del 2014: sono infatti risalenti alla seconda settimana di gennaio i primi accenni di ripresa dello Yen nei confronti del dollaro, anche se ancora siamo lontanissimi dai valori di due anni fa (ad oggi, il cambio USD/JPY è pari a 0,0098; contro uno 0,0129 degli ultimi di settembre 2012).
Situazione speculare a quella del vecchio continente (EUR/USD) è quella del cambio USD/CAD: anche in questo caso abbiamo infatti una serie di picchi piuttosto importanti, uno subito dopo le prime rivelazioni di Snowden, ed uno intorno all’inizio di marzo 2013. In questo particolare caso però, a perdere terreno non è stata la nazione “spia”, bensì quella “spiata”: a quanto pare il peso delle rivelazioni ha danneggiato più la vittima che il persecutore: questo molto probabilmente perché dalle rivelazioni di Snowden è stato presentato un Canada molto accomodante, se non addirittura complice, degli USA (come per il fatto che facilitò la sorveglianza USA durante il G20 del 2010 a Toronto).