Dichiarare i redditi da Forex

Attenzione: giovedì 21 maggio per tutto il giorno parteciperò come pubblico all’evento ITForum di Rimini e potete seguire l’evento attraverso il nostro account twitter FXTradingPratico o attraverso l’hashtag #ItForum2015.

Si avvicina il periodo della dichiarazione dei redditi e come tutti gli anni ci si domande se e come vanno dichiarati i redditi derivanti dal Forex.

Vediamolo insieme.

Circolari dell’A.E.

L’Agenzia delle Entrate si è occupata per la prima volta dei guadagni da Forex Con la circolare 67/E del 2010, nella quale viene chiaramente specificato che le plusvalenze realizzate con il Forex devono essere inserite nel quadro RT del modello Unico.

Successivamente con la circolare 102/E del 2011 L’Agenzia ha precisato che la plusvalenza realizzata nell’attività di Forex da una persona fisica non esercente arti o professioni deve essere assoggettata ad un’imposta sostitutiva che dal 1° luglio 2014 è passato dal 20% al 26%.

Dichiarare nell’Unico 2015

Per prima cosa bisogna ricordare che esistono due tipi diversi di regime fiscale tramite i quali liquidare l’imposta dovuta (per saperne di più leggete un nostro precedente articolo “C’è reddito e reddito“).

Un regime di risparmio amministrato, tramite il quale è un intermediario che ha il compito di calcolare e pagare l’imposta in base al guadagno ottenuto da ogni negoziazione, sostituendosi al contribuente per liquidarla.

Il secondo caso è quello del regime dichiarativo, che prevede invece l’obbligo per il contribuente di dichiarare le plusvalenze direttamente in dichiarazione tramite il modello Unico.

Nel modello Unico 2015 va indicato il totale delle plusvalenze nel quadro RT – sezione II B – rigo RT41, nella voce “altri redditi diversi di natura finanziaria”.

Se il trader si avvale di intermediari stranieri riconosciuti, quindi banche o società di broker specializzate residenti all’estero, sarà soggetto alla tassazione IVAFE, quindi dovrà compilare anche il quadro RW delle “attività finanziarie detenute all’estero” del modello Unico.

forex unico

Quali importi dichiarare

Innanzi tutto va precisato che secondo l’art. 67 del Tuir

la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di valute provenienti da depositi e conti correnti si ha solo nel caso in cui la giacenza in valuta nei depositi e conti correnti complessivamente sia superiore a € 51.645,69 per almeno 7 giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta in cui la plusvalenza è stata realizzata

quindi se si resta sotto la soglia di 51.645,69 € e sotto al limite dei 7 giorni consecutivi, non sarà necessario dichiarare i redditi derivanti da Forex.

La base imponibile si determina sommando tutti i guadagni ottenuti nell’anno di imposta e sottraendo a tale somma le perdite subite nei 4 anni di imposta precedenti. A questo valore deve essere applicata un’imposta sostitutiva secca del 20% per le plusvalenze ottenute dal 1° gennaio 2014 al 30 giugno 2014 e del 26% per quelle ottenute dal 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2014.

Come versare l’imposta

Una volta ottenuto il valore dell’imposta bisogna procedere con il versamento della stessa.

L’imposta si verserà tramite il modello F24 dell’Agenzia delle Entrate, nel quale verranno indicati i propri dati personali (nome, cognome, codice fiscale,…) il codice tributo 1100 (cioè quello relativo al trading on-line), l’anno di imposta (che per l’Unico di quest’anno sarà il 2014) e l’importo da versare.

Il versamento deve essere effettuato entro il 16 giugno dell’anno successivo a quello in cui le plusvalenze si sono realizzate, quindi la tassa sulle plusvalenze del 2014 andrà versata entro il 16 giugno 2015.

Se avete dei dubbi o volete maggiori informazioni non esitate a contattarmi all’indirizzo e-mail: patrizia@forextradingpratico.com

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