Torniamo a parlare dell’Unione Europea, e cerchiamo in particolare di rispondere ad una semplice domanda: “Cosa può fare l’UE per me?”
Oggi risponderemo a questa domanda analizzando le svariate possibilità dal punto di vista finanziario: non è infatti scontato dire che buona parte dell’Unione si concretizza in un’unione di fondi.
Abbiamo iniziato a parlare dei fondi Europei dedicati alle iniziative imprenditoriali parlando del lato etico della finanza. Oggi approfondiremo questo argomento con una panoramica delle destinazioni dei fondi UE dedicati ai singoli paesi o alle aziende.
Quali sono gli ambiti di destinazione?
L’Unione Europea finanzia progetti siti in settori e aree tematiche più disparate.
Il filo rosso conduttore tra i vari finanziamenti è l’obiettivo: sono finanziate e sponsorizzate tutte le iniziative che porteranno un ritorno positivo nell’area Europea, socialmente, economicamente o culturalmente.
Aree di particolare importanza, oggi come oggi, sono:
1. lo sviluppo urbano e regionale
2. le politiche di occupazione e di inclusione sociale delle minoranze
3. il miglioramento delle rese agricole e dello sviluppo rurale
4. il miglioramento delle rese ittiche e delle politiche marittime
5. i piani di ricerca e di innovazione
6. gli aiuti umanitari.
Come possiamo notare, i fondi possono essere richiesti sia da privati, sia da enti nazionali, sia da organizzazioni che operano (o hanno sede legale) sul territorio europeo.
E’ molto facile che il fondo dedicato alle politiche di occupazione venga distribuito a vari stati membri che propongono diverse iniziative, mentre è più facile che il denaro destinato al miglioramento del settore agricolo o ittico venga devoluto ad imprese private. Allo stesso modo, i fondi per gli aiuti umanitari sono spesso dedicati a enti no profit (ma anche agli Stati).
Come sono gestiti i Fondi da parte dell’Unione Europea?
Esistono norme molto rigorose riguardo all’utilizzo dei Fondi Europei, in modo da assicurare un utilizzo del denaro raccolto in modo trasparente e responsabile: in caso di transazioni poco trasparenti, la colpa ricadrebbe sui commissari.
Anche i governi nazionali hanno ruoli chiave nel controllo dell’utilizzo di questi fondi, visto che la maggior parte dei finanziamenti è gestita direttamente nei vari paesi.
I Fondi dell’unione Europea sono divisi in varie categorie: i fondi più rilevanti sono quelli strutturali e di investimento, che sono gestiti dall’amministrazione centrale in collaborazione con i singoli Stati.
Essi sono 5 fondi: il primo è dedicato allo sviluppo regionale (FESR), il secondo è dedicato al’inclusione sociale (FES), il terzo alla coesione economica (FC), mentre gli ultimi due sono dedicati rispettivamente all’agricoltura (FEARS) e alla pesca (FEAMP).
Esistono poi altri fondi, di minore entità, gestiti direttamente dall’Unione.
Essi possono essere erogati come sovvenzioni a specifici progetti, solitamente dopo l’invito a presentare proposte su un tema, o possono prendere la forma di appalti, con cui l’UE si approvvigiona di beni e servizi.
E tu, cosa pensi di questi fondi messi a disposizione da parte dell’unione europea? Faresti richiesta per un finanziamento, se avessi i requisiti?
FONTE: Europa