Il dollaro nell’ultimo periodo ha vissuto su notizie macroeconomiche che non si sono verificate. Guardiamo per esempio ad un probabile rialzo tassi non ancora avvenuto, oppure la relazione sui non farm payroll non così brillante.
Ma cosa sta succedendo davvero al biglietto verde più famoso del mondo?
Il dollaro sta guardando verso il basso?
Una delle principali banche mondiali come Citigroup (ricordiamo che è l’operatore di forex più grande in termini di volume tradato) prevede che il dato pubblicato nella giornata di venerdì sui posti di lavoro non agricoli, potrebbe causare nel prossimo futuro (prossime settimane) una debolezza da parte del dollaro americano.
Con la Federal Reserve non ancora pronta ad alzare i tassi di interesse, le preoccupazioni globali per la crescita economica, Citigroup vede alcune valute come rifugio, le quali sono: lo yen e l’euro.
Il Bloomberg Dollar Spot Index è sceso al punto più basso nelle ultime due settimane dopo il rapporto del Dipartimento del Lavoro (puoi osservare il grafico qualche paragrafo più sotto).
Secondo Steven Englander (responsabile globale del gruppo Citigroup):
I trader che aprivano posizioni rialziste nelle ultime settimane stavano andando nella direzione sbagliata, in modo da aggravare la situazione in caso di mancato obbiettivo da parte dei dati macroeconomici. I mercati emergenti non stanno andando da nessuna parte mentre Europa e Giappone si stanno apprezzando
Il Dollar Spot Index
Da come potete vedere dal grafico riportato qui di seguito, il Bloomberg Dollar Spot Index replica l’andamento del dollaro contro le altre 10 grandi valute mondiali. L’indice è sceso dello 0,4% a 1,208.91 questa settimana a New York, mentre la valuta statunitense è scesa dello 0,2% (a 1,1216$) contro l’euro ed ha perso lo 0,6% (a 119.91) contro lo Yen.
La Parker Global Currency Index tiene traccia dei rendimenti dei fondi in valuta estera, e questo indice è sceso dello 0,2% a 128.15 nell’ultima settimana (il suo punto più basso dal 29 giugno). Comunque i trader continuano a credere in un rialzo dei tassi di interesse nel 2015 da parte della Federal Reserve.
La probabilità che il mercato dei futures assegna ad un possibile rialzo prima della riunione di marzo da parte della banca centrale è al 56%, in calo dal 66% di Giovedi, secondo i dati compilati da Bloomberg.
Pete Karabatos (senior trader di cambio a Silicon Valley presso la Bank a Santa Clara) ha dichiarato:
C’è una espressione comune di non combattere la Fed. Sto lottando per trovare qualcosa di positivo da questo, la vendita del dollaro è destinata probabilmente a continuare
Debolezza da parte del dollaro
Il dollaro ha trainato l’euro e lo yen nel corso degli ultimi tre mesi, avanzando appena però del 2,6% in un paniere di 10 grandi valute, secondo i dati di Bloomberg. Il dato sull’occupazione americana ha portato la Banca centrale europea e la Banca del Giappone ad aspettare prima di prendere ulteriori misure per stabilizzare le loro valute.
Quest’anno sia il presidente della BCE e sia il presidente della BOJ hanno già messo in cantiere un possibile ed ulteriore stimolo monetario già quest’anno, perciò non vi stupite se l’euro e lo yen perdono terreno nei confronti del biglietto verde.
Fonte: Bloomberg