Tra domenica notte e l’intera giornata di lunedì abbiamo assistito ad un crollo sistematico di tutti i mercati mondiali, i più pessimisti hanno cominciato a pensare ad una nuova crisi da parte del mercato dopo quella del 2008 mentre i più ottimisti l’hanno vista come una correzione più veloce.
Cosa è successo ai mercati?
Sui mercati europei tutti abbiamo visto come i principali listini a partire dal FTSE fino ad arrivare al DAX hanno accumulato ingenti perdite. Quest’ultime stanno “recuperando” nella giornata odierna ma voglio farvi notare che negli ultimi cinque giorni di contrattazione abbiamo avuto le seguenti perdite (compresa la giornata odierna di mercato):
- DAX: -8,44%
- FTSE: -9,67%
Cifre che mettono paura vero, ma andiamo a capire come si è scaturito il tutto perchè non possiamo immaginare che la maggior parte delle persone una mattina si sia svegliata per liquidare le loro posizioni rialziste e creare solo sull’indice cinese una perdita del 21% in pochi giorni.
La giornata di ieri (soprannominata già “black monday”) ovviamente è stata caratterizzata dal classico panic selling, persone che hanno paura che il mercato crolli del tutto e liquidano le loro piccole/grandi posizioni.
La Cina e la sua crisi imminente?
Ebbene si, sempre dalla Cina arrivano le notizie peggiori. Ve lo ricordate il crollo del prezzo in una sola notte da parte dell’oro? Chi erano i maggiori responsabili? I cinesi. Questa volta ci sono ancora loro di mezzo e andiamo a scoprire il perchè.
Il perchè è riassunto principalmente in due parole “rallentamento economico”, i gradi investitori hanno paura che la seconda economia mondiale possa subire una decrescita economica. Senza un intervento concreto da parte dello stato cinese, potremmo assistere ancora a questi tonfi da parte della borsa asiatica.
Secondo alcune indiscrezioni che arrivano dalla banca centrale cinese, si potrebbe arrivare a tagliare il coefficiente di riserva e inondare i mercati di liquidità (io lo chiamo “dopare il mercato”).
Vi riportiamo alcune dichiarazioni di Chen Gang (chief investment officer di Heqitongyi Asset Management):
È un vera catastrofe nessuno può fermarla. Se non riduciamo l’esposizione, il nostro fondo rischia la chiusura. È stata la sorte toccata a molti nuovi fondi privati. Spero che riusciremo a sopravvivere
E di Wei (analista presso Huaxi Securities Co a Shanghai):
E’ panic selling, il governo non interverrà di nuovo per salvare i mercati, dal momento che assistiamo a un sell off globale, che si espandendo ovunque. E stavolta (un qualsiasi intervento) non funzionerà.
Dichiarazioni non del tutto ottimistiche, perciò in questo momento si fa solamente più affidamento al governo cinese e ad una loro manovra correttiva.
L’unica moneta che ha fatto segnare dei miglioramenti al momento (ricordiamo che fino a qualche mese fa era data per spacciata) è l’euro. Dall’inizio di questa “mini crisi” è quella che ha segnato nuovi massimi relativi da febbraio 2015.
Per chi crede ancora ad un rialzo dei tassi da parte della FED nel mese di settembre si sbaglia alla grande, solo a dicembre capiremo se avverrà questo rialzo oppure si aspetterà l’anno nuovo.
P.S: non solo i piccoli investitori ma anche gli investitori più benestanti hanno perso 124 miliardi di dollari in un solo giorno.
Fonte: Wall Street Italia