La Grecia ottiene il suo prestito ponte, l’UE ora ha fiducia

Come dice il proverbio: non importa quanto a lungo duri la tempesta, presto o tardi tornerà il sereno. E sembra proprio questa la morale dietro alla recente storia greca.

Secondo le ultime notizie, infatti, la situazione greca si avvia ad una risoluzione, visto che ieri è stato approvato da Jean Claude Juncker stesso un prestito ponte da 7 miliardi. Questo prestito servirà alla Grecia per far fronte agli impegni recenti, come d’altronde aveva ammesso candidamente il premier Alexis Tsipras.

La concessione di questa iniezione di liquidità è stata permessa, ovviamente, grazie all’approvazione incondizionata di tutte le proposte presentate dall’Unione Europea al parlamento greco (ne abbiamo parlato mercoledì nel seguente articolo: “Grecia: quali le riforme? Quando le scadenze?“). Al riguardo sono state anche rilasciate numerose dichiarazioni.

L’eurogruppo ha affermato tramite il suo portavoce che “accoglie con favore l’adozione da parte del Parlamento greco di tutti gli impegni presi all’Eurosummit”. Il lavoro ovviamente non è ancora finito, poiché altre riforme sono ancora pendenti e devono essere approvate entro il 22 luglio.

Le concessioni della BCE alla Grecia

Oltre al prestito ponte di cui abbiamo già parlato, la Banca Centrale Europea ha alzato le soglie di liquidità (chiamate comunemente Ela), assecondando le richieste del paese ellenico,  per 900 milioni di euro.

Le ragioni di questa concessione, prima fermamente negata, sta nelle nuove condizioni in cui versa il paese: il voto al Parlamento ha profondamente cambiato quindi i rapporti tra governo ed Eurogruppo.

Il voto al Parlamento, dichiara l’Eurogruppo, “è un passo importante”, grazie soprattutto ad “una maggioranza molto larga che ha permesso l’adozione delle misure in tempo e in modo soddisfacente.”

Le accuse a Tsipras dal suo stesso partito

Tsipras ha annunciato, in accordo con i vertici dell’Unione Europea, di procedere il più rapidamente possibile ad un rimpasto del governo.

Si è anche dovuto difendere dalle numerose voci che lo vedevano ricattato, a cui ha risposto con fermezza: “ho fatto la scelta di responsabilità”.

E tu, ritieni che Tsipras è stato ricattato dai vertici Unione Euroepea? Oppure è stata tutta farina del suo sacco, sapendo che nulla poteva essere cambiato per la Grecia? Scrivicelo in un commento qui di seguito. 

FONTE: ANSA

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