Gli indiani sapevano dell’indebolimento dell’oro?

Al fine di conoscere il perché il mercato dell’oro si sta indebolendo, bisogna parlare con un contadino indiano (anche te ti sei stupito? Ti consiglio allora di continuare a leggere questo articolo).

In un paese dove si stima che 800 milioni di persone dipendono dall’agricoltura,  molti venerano l’oro come un ornamento e come una riserva di ricchezza.

Infatti i coltivatori a filo che dispongono di contanti, durante la stagione della raccolta, sono i maggiori acquirenti (in India e Cina) al mondo di lingotti d’oro.

Le vendite di solito subiscono una impennata in questo mese della stagione per via della festa del Diwali, con gli agricoltori che acquistano oro per offrirlo poi come offerta religiosa oppure come dote della sposa.

Ma tutto questo, quest’anno non sta accadendo, per via del “El Nino” uno dei monsoni più secchi degli ultimi sei anni, andando così a ridurre la produzione agricola e di conseguenza il reddito.

Agricoltori come Ranjeet Chavan hanno dichiarato:

Speravo di comprare orecchini d’oro per mia figlia, ma ho perso la speranza. Le piogge fino a questo momento sono state poche e il mio raccolto di conseguenza non se la cava molto bene. Come possiamo anche solo pensare di acquistare oro?

Non è il solo. La domanda è così debole tra gli indiani rurali che costituiscono quasi il 60% del consumo interno d’oro, i concessionari che hanno rifornito prima di Diwali stanno offrendo alcuni dei più grandi sconti di questi ultimi decenni.

Le importazioni di oro dallo stato occidentale del Gujarat, dove i contadini coltivano il cotone e il grano, il mese scorso è sceso dell’87% rispetto all’anno precedente, secondo un rapporto del Times of India.

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Secondo Afshin Nabavi (responsabile del trading alla MKS, il quale lavora con il più grande raffinatore dell’India)

La domanda in India è molto, molto debole. Il monsone è importante per la domanda d’oro indiano, le piogge che sono attualmente al di sotto della media, hanno avuto sicuramente un impatto importante.

Le piogge, inizialmente  erano previste con un calo del  7% inferiore alla media degli ultimi 50 anni, ma dati alla mano, anziché il 7% si è arrivati al 14% (il doppio). Il monsone è la principale fonte di irrigazione per l’India e per i suoi 263 milioni di contadini. La domanda di oro in India è scesa di circa il 20% da un anno all’altro nel corso degli ultimi due eventi del El Nino.

Grandi sconti d’oro

Quest’anno, i lingotti d’oro venivano venduti dai grossisti ai concessionari con grandi sconti dal mercato spot di Londra, ma questo è inusuale in un periodo in cui c’è forte domanda di oro.

Michael Mesaric, chief executive officer di Valcambi, una delle più grandi raffinerie d’oro della Svizzera, ha tagliato la sua visione per le importazioni annuali indiane di 100 tonnellate per un totale di 850 tonnellate, in parte a causa dell’indebolimento della domanda.

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Alcuni osservatori offrono ragioni alternative agli gli sconti offerti dai commercianti. Per esempio le agevolazioni fiscali introdotte sulle importazioni di oro semilavorato, conosciuta come “dore”, hanno portato ad una competizione di fornitura di metallo rifinito da parte delle raffinerie nazionali.

Chirag Seth (analista di ricerca con sede a Bombay) ha dichiarato:

Io non credo che sia una questione di domanda debole, in quanto sembra più una lotta per le quota di mercato da parte dei raffinatori indiani, che importano il “dore” con uno sconto. Non credo che El Nino ha avuto un grande impatto sulla domanda d’oro di quest’anno

Altri, però, vedono segni di rallentamento nei consumi. Le importazioni di oro nel mese di settembre sono diminuite del 52% rispetto ai livelli di agosto, secondo i due funzionari del ministero delle finanze. L’effetto di piogge scarse fanno solo da cassa di risonanza, il vero problema è il prezzo dei beni locali (compreso l’oro) più elevato.

Fonte: Bloomberg

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