Izu Oshima distrutta, l’USD/JPY se ne è accorto?

Izu Oshima, per tutti coloro che non sono esperti di geografia nipponica, è un’isola a circa 120 km a sud di Tokyo, distrutta agli inizi dello scorso novembre da una forte tempesta, provocando danni per circa 10 milioni di dollari.

Typhoon Wipha, questo il nome della tempesta definita dal governo locale “quel genere di tempesta che capita una volta ogni dieci anni”, doveva in realtà colpire, secondo le prime stime degli esperti, il centro nevralgico dell’arcipelago nipponico. Essa infatti doveva inizialmente interessare l’area di Tokyo, anche se poi è rallentata; investendo di fatto solo questa isola.

Typhoon Wipha ha causato 30000 tonnellate di detriti, senza tener conto delle abitazioni rovinate e degli alberi sradicati, per cui il governo dell’isola ha stimato che i danni complessivi sarebbero stati decisamente maggiori. Questi danni vanno ad aggiungersi a quelli subiti in luglio 2012 nella zona di Aso, creando uno dei periodi peggiori per il Giappone a livello di danni ambientali degli ultimi tempi.

Le reazioni dell’USD/JPY

Fortunatamente, questa tempesta di straordinaria potenza non ha causato vittime, essendo stati avvertiti per tempo gli abitanti della zona, ma solo numerosissimi danni economici. Tutto questo è stato però percepito all’infuori della realtà giapponese? Vogliamo scoprirlo analizzando il cambio USD/JPY.

Il 5 novembre il cambio USD/JPY era pari a 98.63, questa è la data in cui è giunta a livello internazionale la notizia della tempesta.

Il giorno dopo l’USD/JPY era pari a 98.46.  A primo acchito dunque il dollaro sembra aver perso piede rispetto allo Yen giapponese, anche se il 7 novembre il dollaro è subito tornato a livello precedente alla diffusione della notizia: 98.65.

Solo l’8 novembre abbiamo un movimento sensibile nel cambio USD/JPY, con un rafforzamento dello Yen che porta il cambio ad essere pari a 98.17.

USD_JPY

Tuttavia,  l’11 di novembre abbiamo un altro movimento a sfavore della nazione colpita, che provoca un netto rafforzamento della valuta del nuovo continente a scapito della valuta asiatica, portando il livello del cambio a 99.20.

Conclusioni

A quanto possiamo osservare, dunque, la notizia della tempesta non è stata recepita subito dalla comunità internazionale; probabilmente perché essa non ha colpito zone particolarmente famose né ha causato vittime (purtroppo come sempre).

Una volta recepita, però, (dati gli andamenti del cambio presupponiamo dopo l’otto di novembre, data da cui lo Yen ha iniziato a perdere terreno) essa è stata causa di una forte perdita di terreno da parte dello Yen, come sarebbe stato lecito aspettarsi. Ovviamente ci teniamo a precisare, che questa è una delle cause che può aver portato lo Yen a perdere terreno nei confronti del dollaro.

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