Abbiamo sentito parlare dei pericoli della Grexit in maniera spropositata in questo periodo, senza però che tutto ciò sia mai stato approfondito.
Secondo il capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard, l’uscita del paese dalla zona euro non avrebbe conseguenze così catastrofiche nei confronti dell’Unione, visto i limitati scambi che intrattiene la Grecia con il resto dell’economia mondiale.
Tuttavia, se proprio si vuole scongiurare questa ipotetica uscita (più per il bene della Grecia che quello del resto dell’UE), secondo Blanchard saranno necessari numerosi cambiamenti sul fronte fiscale e strutturale, oltre ad chiaro piano finanziario.
“La crisi in Grecia non ha portato finora a un contagio tipo Lehman Brothers. Un’azione politica tempestiva dovrebbe contribuire a gestire i rischi, se si dovessero materializzare” ha spiegato Blanchard.
Per questo, il premier greco Alexis Tsipras sta preparando un piano di riforme del valore di 12 miliardi, da suddividere in due anni di tempo. La proposta dovrebbe essere stata presentata entro la mezzanotte di ieri sera, di modo che la Commissione possa iniziare a valutarla già questa mattina.
Il piano della Grecia
La Grecia prospetta quindi alcune modifiche allo status quo del paese, tra cui l’aumento della tassa societaria dal 26 al 28% (misura richiesta a suo tempo dall’UE), l’aumento sull’IVA per i beni di lusso dal 10 al 13% ed un aumento dall’IVA per i prodotti non di prima necessita dal 13 al 23% (in questa categoria sono alla fine stati inseriti i ristoranti, mentre l’aliquota per gli hotel è passata dal 6.5 al 13%).
D’altro canto, Donald Tusk, ex premier polacco molto vicino alla cancelliera tedesca Angela Merkel, ha dichiarato di essere aperto ad una “ragionevole” proposta di alleggerimento del debito greco.
La speranza da parte dell’Eurogruppo è che vengano loro sottoposte proposte realistiche e soprattutto realizzabili, anche se gli animi sembrano molto più aperti al compromesso di quanto non lo erano stati solo una settimana fa.
Ovviamente, senza una proposta scritta in mano, tutto rimane sul piano ipotetico.
E tu, credi che la proposta greca verrà accettata o rifiutata?
FONTE: Il Corriere