Il gas naturale ha rimbalzato dopo essere andato sotto i 2$ per la prima volta da aprile 2012, anche se l’avvicinarsi dell’inverno dovrebbe riportare i prezzi in alto. Il tempo è insolitamente caldo per questo periodo dell’anno, e questo potrebbe minacciare la domanda di questa materia prima visto che i serbatoi si stanno riempiendo con i rifornimenti.
Il contratto sul gas è sceso fino al 5,5% nella giornata di martedì, estendendo al 9,8% le perdite iniziate lunedì, dopo che i money manager la scorsa settimana hanno aperto contratti ribassisti su questa materia prima. Ricordiamoci come i prezzi bassi alimentino la domanda, e negli Stati Uniti i picchi di consumo di solito avvengano nel mese di gennaio.
Secondo Teri Viswanath (direttore della strategia merci presso BNP Paribas SA a New York)
Il mercato sta reagendo alla reazione del sell off avvenuta in questi giorni.
Collasso del gas inaspettato
Secondo Gene McGillian (senior analyst di Tradizione Energia in Stamford):
Il ribasso da parte del gas negli ultimi due giorni è stato un po’ inaspettato. Ci sono un sacco di preoccupazioni per la fornitura, visto che ci potremmo trovare ad un inverno mite. In questo momento abbiamo valutato che sul mercato c’è paura, se dovrebbero essere confermate le due variabili come domanda e previsioni meteo
Secondo l’indice Bloomberg la produzione di questa materia prima naturale è scesa al 3,1%, ampliando la perdita su base annua al 43%. Le azioni di Chesapeake Energy Corp, il più grande produttore di questa materia prima degli Stati Uniti dietro Exxon Mobil Corp, è scivolata del 7,7% a 6,58$.
Il meteo, il primo problema?
Le temperature stagionali che riguardano la zona geografica compresa tra le montagne rocciose e la costa orientale, nel corso dei prossimi cinque giorni, i valori saranno superiori alla norma, secondo MDA Servizio meteo. A Manhattan il 5 novembre potrebbero esserci 19° (9° sopra la norma), mentre Chicago sarà di 6 gradi più calda del solito, secondo AccuWeather Inc.
Circa il 49% delle famiglie statunitensi utilizza questo combustibile per il riscaldamento. Il totale della domanda di questo mese negli Stati Uniti è in aumento del 2,6%, una media di 64,6 miliardi di piedi cubi al giorno, il quale rappresenta il più grande guadagno percentuale per il periodo dell’anno dal 2008.
Le estrazioni, il nuovo problema?
I produttori stanno utilizzando la fratturazione idraulica e la perforazione orizzontale per tirare fuori molto più gas e raggiungere un record di 3.956 miliardi di piedi cubici questo mese, sulla base di una previsione US Energy Information Administration. Mentre le scorte continueranno ad espandersi nelle prime due settimane di novembre, il calo dei prezzi scoraggerà nuove trivellazioni.
Secondo Tim Evans (analista di energia di Citi Futures Prospettiva a New York) ha dichiarato:
Questa materia prima, raggiungendo i 2$ metterà sicuramente pressione ai produttori cosicché da tagliare gli investimenti, a ridurre la perforazione e lasciando un po’ più di gas nel terreno
Gli inventari di questa materia prima probabilmente sono aumentati di 70 miliardi di piedi cubi la scorsa settimana, in base alla mediana di nove stime degli analisti compilati da Bloomberg. Le stime variavano da aumenti da 64.000 a 85.000 milioni. Il guadagno medio di cinque anni per il periodo è di 73 miliardi. Il 16 ottobre le scorte erano pari a 3.814 miliardi, il 13% in più rispetto ai livelli dell’anno scorso.
Fonte: Bloomberg