Nessun cambiamento all’orizzonte per la BCE

In molti si aspettavano qualcosa in questa riunione della BCE, ma leggendo lo statement qui di seguito si può capire che Mario Draghi al momento non ha nessuna intenzione di variare o cambiare da un punto di vista dei tassi o del QE.

Se ti sei perso lo statement di luglio o non ti ricordi cosa diceva, non esitare a rileggerlo al seguente link: “La BCE spaventata dal fattore Brexit

Statement BCE

Analizziamo per “paragrafi” quello che viene detto dal presidente della Banca Centrale Europea

Tasso di Interesse e QE

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Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti: 

  • Sulla base delle analisi economiche e monetarie, hanno deciso di mantenere i tassi d’interesse di riferimento invariati.
  • Per quanto riguarda le misure di politica monetaria non convenzionali, si conferma che gli acquisti di asset mensili di 80 miliardi di euro sono destinati a funzionare fino alla fine di marzo 2017, o al di là, se necessario, e comunque fino a quando il Consiglio direttivo non vedrà un aggiustamento sostenuta nel percorso di inflazione in linea con il suo obiettivo.

Previsioni PIL e Inflazione

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Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti: 

  •  Di conseguenza, continuiamo a prevedere che il PIL reale cresca a un ritmo moderato mentre l’inflazione torni a crescere a un tasso al di sotto del 2%.

Analisi Economica

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Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti: 

  • Il PIL in termini reali dell’area dell’euro è aumentato dello 0,3%, rispetto al trimestre precedente, nel secondo trimestre del 2016, dopo il 0,5% nel primo trimestre.
  • I dati in arrivo indicano una crescita del PIL continua nel terzo trimestre del 2016, a circa lo stesso tasso, come nel secondo trimestre.
  • Guardando al futuro, continuano a prevedere la ripresa economica a un ritmo moderato ma costante.
  • L’aumento dell’occupazione, e i prezzi del petrolio relativamente bassi forniscono supporto aggiuntivo per il reddito disponibile reale delle famiglie e, quindi, per il consumo privato.
  • I rischi per le prospettive di crescita dell’area dell’euro rimangono orientati al ribasso e riguardano principalmente l’ambiente esterno. Tale valutazione fatta dagli esperti della BCE prevedono il PIL reale annuo in aumento del 1,7% nel 2016, dell’1,6% nel 2017 e dell’1,6% nel 2018.

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Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti:

  • Secondo la stima rapida dell’Eurostat, nell’area euro la stima dell’inflazione è stata dello 0,2%, invariato rispetto a luglio.
  • Guardando al futuro, sulla base dei prezzi dei futures del petrolio correnti, i tassi di inflazione probabilmente rimarranno bassi nel corso dei prossimi mesi prima di iniziare ad aumentare verso la fine del 2016.
  • Supportato dalle politiche monetarie, il tasso di inflazione dovrebbe aumentare ulteriormente nel 2017 e nel 2018
  • Questo modello riflette le proiezioni degli esperti della BCE per l’area euro, che prevedono l’inflazione allo 0,2% nel 2016, 1,2% nel 2017 e dell’1,6% nel 2018.

Analisi Monetaria

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Come sempre per rendere chiara la lettura, dividiamo tutto in punti:

  • Passando all’analisi monetaria, l’M3 ha continuato ad aumentare a un ritmo sostenuto nel mese di luglio 2016, con il suo tasso di crescita in piedi al 4,8%, dopo il 5,0% di giugno.
  • Come nei mesi precedenti, la crescita annua di M3 è stata principalmente sostenuta dalle sue componenti più liquide.
  • Il tasso di variazione dei prestiti alle società non finanziarie è aumentato all’ 1,9% nel mese di luglio 2016, rispetto al 1,7% di giugno.
  • Il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie è rimasta stabile all’ 1,8% nel mese di luglio.

Conferenza stampa Mario Draghi

Fonte: BCE

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