Continuano le peripezie della Grecia, visto che l’accordo con i creditori (Fondo Monetario Internazionale in primis) sembra ancora lontano.
Anche se a quanto pare l’accordo sarà finalizzato entro la settimana (fondamentalmente perché, secondo Juncker, non c’è altro tempo utile per risolvere la situazione), la proposta di Atene è già stata diffusa.
Avanzo primario e diminuzione delle pensioni anticipate in Grecia
Il piano di Tsipras verte su due punti fondamentali: in primis ottenere un avanzo primario dell’1% nel 2015 e del 2% nel 2016 ed il 3% nel 2017; grazie anche ad otto miliardi suddivisi nei due anni: 2 miliardi e 700 milioni per l’anno in corso e 5 miliardi 200 per il 2016.
Ovviamente in cambio il premier greco ha dovuto concedere qualcosa: per la precisione Atene si è impegnata ad iniziare dall’anno prossimo a diminuire le pensioni anticipate, con lo scopo di cancellarle del tutto entro il 2025. Rimarranno comunque salve le pensioni dedicate alle categorie speciali.
Le notizie negative per la Grecia non sono finite qua: sarà infatti necessario diminuire la spesa pubblica per quasi 2 miliardi di euro, che peseranno lo 0.37% del PIL per l’anno in corso e ben 1.05% per l’anno venturo.
Secondo il quotidiano greco che ha diffuso la notizia, il To Vima, il PIL sarà incrementato nell’anno corrente dello 0.66% e per l’anno prossimo per lo 0.58%, grazie a nuove tasse sulla società e sul reddito.
Le imprese con introiti superiori 500 milioni di euro dovranno poi pagare una tassa speciale, pari al 12% dei loro ricavi, che secondo le previsioni frutterà allo stato 945 milioni per quest’anno, e 405 milioni per l’anno prossimo.
A corredare il tutto ci saranno poi tagli alla difesa per circa 200 milioni, nuove imposte sulla pubblicità televisiva per 100 milioni l’anno ed imposte sul gioco d’azzardo elettronico, le video lotterie e la telefonia mobile (che in tutto dovrebbero procurare al governo circa 350 milioni entro il 2016).
Le nuove proposte della Grecia non sono ancora state esaminate dall’Eurogruppo, anche se la cancelliera tedesca Merkel ha già elogiato le proposte del paese.
Fondamentale per i vertici Europei sarà la discussione sulla sostenibilità del debito, un buon piano di strutturazione del finanziamento, anche se ora come ora (assicura il premier della Germania) non si parla di ristrutturazione.
Le precauzioni della BCE
Anche se la maggior parte dei leader europei intervenuti al summit si sono detti positivi su una felice riuscita delle trattative (primo tra tutti il nostro premier Renzi, che ha parlato di obblighi morali dell’UE nei confronti della Grecia), la Banca Centrale Europea ha aumentato la liquidità dedicata agli enti finanziari greci con un afflusso di 89 miliardi di euro in contanti.