Statement FED di settembre 2015: ancora nessun rialzo

Rieccoci con il nostro appuntamento settimanale e mensile sugli statement delle principali banche centrali al mondo. Oggi andiamo a vedere cosa ha detto la Yellen ieri sera!

Statement FED

Come sempre cominciamo l’analisi dello statement, dividendolo in più parti per avere sempre chiaro il quadro della situazione.

Un quadro generale sull’economia da parte della FED

Ecco cosa è stato detto:

FED

Riassumiamo come sempre per punti per avere chiara la situazione:

  • L’attività economica si sta espandendo ad un ritmo moderato.
  • La spesa delle famiglie e gli investimenti fissi sono aumentati moderatamente, il settore immobiliare è migliorato ulteriormente; tuttavia, le esportazioni nette sono diminuite leggermente.
  • Gli indicatori del mercato del lavoro mostrano che il sottoutilizzo delle risorse di manodopera è diminuita dall’inizio di quest’anno.
  • L’inflazione ha continuato a correre sotto l’obiettivo di lungo periodo, in parte riflettendo il calo dei prezzi dell’energia e dei prezzi delle importazioni non energetiche.
  • I recenti sviluppi economici e finanziari globali possono frenare l’attività economica, perciò ci potrebbero essere ulteriori pressioni al ribasso sull’inflazione nel breve periodo.
  •  L’inflazione rimarrà vicino al suo recente livello nel breve termine, ma la FED si aspetta che l’inflazione salirà gradualmente verso il 2% nel medio periodo.
  • Il mercato del lavoro è migliorato ulteriormente, gli effetti transitori riguardo il calo dei prezzi dell’energia e delle importazioni si andranno a dissipare nel tempo.

Tasso di Interesse

Ecco cosa è stato detto:

FED_II

Riassumiamo come sempre per punti per avere chiara la situazione:

  • Per sostenere i continui progressi verso la massima occupazione e la stabilità dei prezzi, la FED ha ribadito la sua opinione: l’attuale livello dei tassi di interesse (0 – 0,25%) rimane appropriata.
  • Nel determinare per quanto tempo mantenere questo target di riferimento, la Federal Reserve valuterà i progressi compiuti  (sia realizzati e sia previsti) verso i suoi obiettivi di massima occupazione e di inflazione.
  • La valutazione terrà conto di una vasta gamma di informazioni comprese: le misure di mercato del lavoro, indicatori di pressioni inflazionistiche, le aspettative di inflazione e le letture sugli sviluppi finanziari e internazionali.
  • La FED prevede che sarà opportuno aumentare il tasso sui federal funds quando ha visto qualche ulteriore miglioramento sul mercato del lavoro, e sono ragionevolmente sicuri che l’inflazione diminuirà e tornerà al di sotto del 2% nel medio periodo una volta effettuato il rialzo.

FED_III

Riassumiamo come sempre per punti per avere chiara la situazione:

  • Quando la Federal Reserve deciderà di cominciare a rimuovere questo tipo di politica monetaria, ci vorrà un approccio equilibrato e coerente con gli obiettivi di massima occupazione e di inflazione nel lungo periodo
  • La FED attualmente prevede che, anche quando l’occupazione e l’inflazione saranno a livelli di mandato, le condizioni economiche possono, per qualche tempo, giustificare il target sui federal funds al di sotto dei livelli previsti nel lungo periodo.

Fonte: Federal Reserve

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