La settimana scorsa abbiamo parlato dei paradisi fiscali, di cosa sono e come possono essere suddivisi.
Abbiamo visto poi come la riservatezza (o la mancanza di trasparenza) nei confronti degli stati esteri per quanto riguarda i versamenti di cittadini di altri paesi all’interno del loro circuito bancario sia un requisito fondamentale.
La Svizzera è uno di queli stati comunemente definiti paradisi fiscali: la tassazione sui depositi bancari è estremamente ridotta, e le leggi sul segreto bancario sono sempre state estremamente stringenti, permettendo alla nazione di guadagnarsi la nomea di lido preferito degli evasori fiscali.
La Svizzera è ancora uno dei paradisi fiscali?
Dal punto di vista formale, la Svizzera non rifiuta tout court di fornire agli stati esteri dati sui suoi correntisti (un’azione del genere all’interno del circuito europeo le precluderebbe relazioni commerciali con la maggior parte degli stati occidentali, relazioni di cui il paese ha bisogno sotto innumerevoli punti di vista), ma accetta di condividere tali informazioni solamente nel caso di un illecito da parte del correntista in questione.
Il fatto che gli illetici di natura finanziaria riconosciuti dallo stato svizzero siano pochissimi rende ovviamente difficile che lo Stato si trovi obbligato dalla sua stessa legislazione a fornire a governi stranieri dati che gli permettano di perseguire il correntista.
La nomea di Paradiso fiscale della Svizzera, però, potrebbe presto venire a cadere. Lo scorso maggio il governo di Berna ha infatti scelto di siglare l’accordo sullo scambio automatico di informazioni raccomandato dall’Ocse.
L’alternativa sarebbe stata quella di incorrere in un isolazionismo estremamente negativo per la nazione.
Per la prima volta dal 1934, il paese dovrà entro 3 anni abolire il segreto bancario, condividendo quindi le informazioni con gli altri 33 firmatari (Italia compresa).
Ovviamente, questo non significherà che l’evasione bancaria sarà totalmente evitata: l’acordo include solo i cittadini di altre nazioni, quindi l’uso di un prestanome svizzero permetterà comunque di assicurare una totale copertura legale ai depositi.
Fatta la legge; trovato l’inganno, come si usa dire.