La notizia è ormai sulla bocca di tutti (o quasi): dal 16 dicembre 2015 potremmo dire addio alle tanto odiate tasse sulla casa di proprietà e sulla spazzatura: le famigerate IMU e TASI. Questo, almeno, è ciò che ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
IMU e TASI saranno solo un vecchio ricordo?
Per l’ex sindaco di Firenze, gli italiani pagheranno a metà di dicembre la seconda rata della Tasi, dicendole così addio per sempre.
Ovviamente, se i cittadini sono entusiasti alla notizia (anche se per la verità gli scettici non sono rari), non hanno avuto la stessa reazione altre autorità, primi fra tutti i comuni, preoccupati perché gran parte del gettito creato da quelle tasse era loro appannaggio.
Senza i soldi di IMU e TASI, infatti, i comuni si troveranno pesantemente in deficit, e il timore è che si vedranno costretti ad alzare tasse già esistenti (hanno infatti possibilità di influenzare le aliquote, entro un certo limite) o a crearne nuove ad hoc, per far fronte agli impegni già stabiliti.
Già infatti si vocifera sull’introduzione di una “service tax”, cioè una non meglio precisata tassa di servizio che fondamentalmente permetterà ai comuni di pareggiare il bilancio.
Altra autorità non esattamente entusiasta della notizia è l’Unione europea, che ha ribadito il suo consiglio di ridurre le tasse non sugli immobili, ma sul lavoro e sui capitali, confermando la politica UE volta a sostenere la ripresa dell’occupazione e dell’imprenditorialità. Il premier non si è tuttavia dichiarato concorde, ha infatti affermato che “non è l’Europa a dire dove e quando vanno ridotte le tasse”.
E te cosa ne pensi di questa idea che ha avuto il nostro presidente del consiglio? Potrà essere una soluzione oppure quello che non pagheremo per IMU e TASI sarà pagato attraverso nuove imposte? Tutto questo lo scopriremo da dicembre in poi.
FONTE: ANSA