Unione Europea: 12 miliardi per aiutare i disoccupati

Che la percentuale di disoccupati in Europa in questo periodo sia tristemente alta, complice l’attuale depressione che affligge il vecchio continente, è cosa tristemente risaputa.

1.2 milioni di persone sono disoccupate da più di un anno all’interno del territorio europeo, e, a riprova dell’attualità della crisi, questo numero è raddoppiato nel periodo tra il 2007 ed il 2014.

Anche la Commissaria dell’Unione Europea per l’occupazione Marianne Thyessen, si è espressa sull’argomento:

La disoccupazione di lunga durata è uno dei problemi più complessi e acuti determinati dalla crisi economica e colpisce più di 12 milioni di persone in Europa. Essa espone una parte crescente della nostra popolazione al rischio di povertà e di esclusione sociale. Dobbiamo fare di tutto per riportare queste persone nel mondo del lavoro. Non possiamo accontentarci di una ripresa economica che abbandona per strada tanti cittadini europei. Sono fiduciosa che la proposta presentata oggi cambierà le cose a loro favore, con il pieno sostegno degli Stati membri e delle parti sociali

Le contromisure dell’Unione Europea

Per risolvere la situazione, l’Unione Europea ha deciso di stanziare 12 miliardi, ma non solo: ha anche stilato una serie di iniziative che dovrebbero aiutare i disoccupati a rientrare nel molto del lavoro.

Prima di tutto, grazie a questo nuovo programma, i disoccupati sono incoraggiati ad iscriversi ad un’agenzia di collocamento (in modo da ridurre il numero di “scoraggiati”, cioè di coloro che rinunciano persino a cercare un lavoro).

In secondo luogo l’Unione Europea fornirà a tutti coloro alla ricerca di un lavoro una valutazione approfondita per identificare le loro esigenze e le loro potenzialità.

Il piano vuole funzionare sul lungo periodo: altri servizi resi possono essere tutoraggio, aiuto nella ricerca del lavoro, corsi di formazione, ma anche aiuti per l’alloggio e per i figli.

L’obiettivo principale è quello di coinvolgere anche il datore di lavoro nel processo, attraverso parternariati pubblici, in modo da poter offrire maggiori servizi o incentivi finanziari mirati.

FONTE: Rappresentanza in Italia della Commissione europea

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